La morte non è niente… – Henry Scott Holland

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La morte non è niente.
Non conta.
Io me ne sono solo andata nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente com’era.
Io sono io e tu sei tu e la vita passata
che abbiamo vissuto così bene insieme
è immutata, intatta.
Quello che siamo stati l’uno per l’altro,
lo siamo ancora.
Chiamatemi con il mio vecchio nome.
Parlate di me con la facilità che avete sempre usato.
Non cambiate il tono della vostra voce.
Non assumete un’aria forzata di solennità o di dolore.
Ridete come abbiamo sempre riso
degli scherzi che facevamo insieme.
Sorridete, pensate a me e pregate per me.
Fate che il mio nome rimanga per sempre
quella parola familiare che è stata.
Pronunciatelo senza sforzo,
senza che diventi l’ombra di un fantasma.
La vita significa tutto ciò che ha sempre significato.
È la stessa che è sempre stata.
C’è una continuità assoluta, ininterrotta.
Cos’è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere lontana dal vostro cuore
dal momento che non sono con voi?
Vi sto soltanto aspettando da qualche parte,
molto vicino, appena svoltato l’angolo.
Va tutto bene.

Dal libro “Settembre” di Rosamunde Pilcher
Grazie a Laura
Leggi anche ” Se mi ami non piangere…

30 commenti

  • Mimmo Mimmo ha detto:

    Per iniziare la mia storia e quello che sento vi devo raccontare un pò la mia vita, ho conosciuto mia moglie che aveva 11 anni e da quel giorno non ho fatto altro che aspettare che diventassimo grandi e sposarci. Crescendo ci siamo amati tantissimo e raggiunto la giusta età ci siamo sposati e dopo 23 anni di matrimonio e precisamente il 30 Dicembre 2003 ho perso mia moglie che non soffriva di nessuna malattia e stata stroncata da un infarto fulminante all’età di 43 anni e mezzo, vivevamo uno per l’altra. Da quel giorno ho sofferto tantissimo, il mondo mi è cascato addosso per i primi anni mi sentivo come un disperato non sapevo cosa fare la sofferenza era tantissima, mi sono rifugiato in chiesa e con l’ascolto della parola di Dio ho trovato la forza di reagire ed andare avanti e combattere e resistere.-

  • Mimmo Mimmo ha detto:

    Per iniziare la mia storia e quello che sento vi devo raccontare un pò la mia vita, ho conosciuto mia moglie che aveva 11 anni e da quel giorno non ho fatto altro che aspettare che diventassimo grandi e sposarci. Crescendo ci siamo amati tantissimo e raggiunto la giusta età ci siamo sposati e dopo 23 anni di matrimonio e precisamente il 30 Dicembre 2003 ho perso mia moglie che non soffriva di nessuna malattia e stata stroncata da un infarto fulminante all’età di 43 anni e mezzo, vivevamo uno per l’altra. Da quel giorno ho sofferto tantissimo, il mondo mi è cascato addosso per i primi anni mi sentivo come un disperato non sapevo cosa fare la sofferenza era tantissima, mi sono rifugiato in chiesa e con l’ascolto della parola di Dio ho trovato la forza di reagire ed andare avanti e combattere e resistere.-

  • maria maria ha detto:

    Non mi fermerei a disquisire su chi ha scritto. Importante che aiuti chi è straziato dal dolore, a trovare un po’ di refrigerio.Maria

  • maria maria ha detto:

    Non mi fermerei a disquisire su chi ha scritto. Importante che aiuti chi è straziato dal dolore, a trovare un po’ di refrigerio.Maria

  • Thor Thor ha detto:

    Il brano originale è di Henry Scott Holland (1847-1917) canonico della cattedrale di St. Paul (Londra). IMHO qui la traduzione è migliore rispetto ad altre, ad esempio quella che trovate qui:

    http://www.riflessioni.it/lettereonline/morte_commento.htm

    anche se manca l’ultima parte.

    Però confrontatela con la versione di Sant’Agostino Vescovo d’Ippona (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430). Ci sarà mica del plagio? Mah???

  • Thor Thor ha detto:

    Il brano originale è di Henry Scott Holland (1847-1917) canonico della cattedrale di St. Paul (Londra). IMHO qui la traduzione è migliore rispetto ad altre, ad esempio quella che trovate qui:
    http://www.riflessioni.it/lettereonline/morte_commento.htm
    anche se manca l’ultima parte.
    Però confrontatela con la versione di Sant’Agostino Vescovo d’Ippona (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430). Ci sarà mica del plagio? Mah???

  • andreaP andreaP ha detto:

    è molto difficile continuare a vivere allo stesso modo di qnd tu eri cn noi..mi manca la tua voce..il tuo sorriso..la tua mano calda sul mio viso..i tuoi baffi..persino il suono che prendeva il mio nome qnd eri tu a pronunciarlo..mi manchi tu dal primo istante in cui ho realizzato ke nn ti avrei piu’rivisto..ma ti voglio bene ancora cm se fossi qui..

  • andreaP andreaP ha detto:

    è molto difficile continuare a vivere allo stesso modo di qnd tu eri cn noi..mi manca la tua voce..il tuo sorriso..la tua mano calda sul mio viso..i tuoi baffi..persino il suono che prendeva il mio nome qnd eri tu a pronunciarlo..mi manchi tu dal primo istante in cui ho realizzato ke nn ti avrei piu’rivisto..ma ti voglio bene ancora cm se fossi qui..

  • Angelo Amato Angelo Amato ha detto:

    Lascio a tutti quelli che leggono la scelta………

  • Angelo Amato Angelo Amato ha detto:

    Lascio a tutti quelli che leggono la scelta………

  • lucia pisano lucia pisano ha detto:

    allora di chi è? è comunque bellissima…ciao mamma,ti voglio bene.

  • lucia pisano lucia pisano ha detto:

    allora di chi è? è comunque bellissima…ciao mamma,ti voglio bene.

  • Claudette Claudette ha detto:

    Bè, se pensate che c’è gente che ringrazia la Rosamunde Pilcher PER I SUOI FILM! E’ proprio vero che si legge poco!

  • Claudette Claudette ha detto:

    Bè, se pensate che c’è gente che ringrazia la Rosamunde Pilcher PER I SUOI FILM! E’ proprio vero che si legge poco!

  • Ivan Ivan ha detto:

    Plcher, Holland ecc………. non dite cavolate!!
    Questa è una delle tante poesie di Sant’Agostino,sono state cambiate soltanto alcune parole. Quella originale è questa:

    La morte non è niente

    Sono solamente passato dall’altra parte:
    è come fossi nascosto nella stanza accanto.
    Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
    Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
    Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
    che ti è familiare;
    parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
    Non cambiare tono di voce,
    non assumere un’aria solenne o triste.
    Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
    di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
    Prega,
    sorridi,
    pensami!
    Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
    pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
    La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
    è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
    Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
    solo perché sono fuori dalla tua vista?
    Non sono lontano,
    sono dall’altra parte,
    proprio dietro l’angolo.
    Rassicurati,
    va tutto bene.
    Ritroverai il mio cuore,
    ne ritroverai la tenerezza purificata.
    Asciuga le tue lacrime e non piangere,
    se mi ami:
    il tuo sorriso è la mia pace.

    Sant’Agostino

    • marco costanzo marco costanzo ha detto:

      Chi vuole evitare di far dire cavolate cita le fonti…
      Marco

      • natalia natalia ha detto:

        ho 70 anni ogni giorno che passa mi avvicina al mio adorato figlio ma il mio nipotino di due anni non avrà vicino il suo specialissimo papà che felicissimo lo coccolava e lo aqudiva più della mamma . quanto mi manca quanto mi angoscia il futuro del mio nipotino che non riesco a trovare pace pur sapendo che è circondato da tanto amore di mamma dell altra nonna e dai nonni e tutti gli amici di mio figlio zii e molto più grandi di lui

  • Ivan Ivan ha detto:

    Plcher, Holland ecc………. non dite cavolate!!
    Questa è una delle tante poesie di Sant’Agostino,sono state cambiate soltanto alcune parole. Quella originale è questa:
    La morte non è niente
    Sono solamente passato dall’altra parte:
    è come fossi nascosto nella stanza accanto.
    Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
    Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
    Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
    che ti è familiare;
    parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
    Non cambiare tono di voce,
    non assumere un’aria solenne o triste.
    Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
    di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
    Prega,
    sorridi,
    pensami!
    Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
    pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
    La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
    è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
    Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
    solo perché sono fuori dalla tua vista?
    Non sono lontano,
    sono dall’altra parte,
    proprio dietro l’angolo.
    Rassicurati,
    va tutto bene.
    Ritroverai il mio cuore,
    ne ritroverai la tenerezza purificata.
    Asciuga le tue lacrime e non piangere,
    se mi ami:
    il tuo sorriso è la mia pace.
    Sant’Agostino

    • marco costanzo marco costanzo ha detto:

      Chi vuole evitare di far dire cavolate cita le fonti…
      Marco

      • natalia natalia ha detto:

        ho 70 anni ogni giorno che passa mi avvicina al mio adorato figlio ma il mio nipotino di due anni non avrà vicino il suo specialissimo papà che felicissimo lo coccolava e lo aqudiva più della mamma . quanto mi manca quanto mi angoscia il futuro del mio nipotino che non riesco a trovare pace pur sapendo che è circondato da tanto amore di mamma dell altra nonna e dai nonni e tutti gli amici di mio figlio zii e molto più grandi di lui

  • giorgia giorgia ha detto:

    la poeia non è di rosamound pilcher….. è di holland

  • giorgia giorgia ha detto:

    la poeia non è di rosamound pilcher….. è di holland

  • tina tina ha detto:

    dedicata a pasquale,sei sempre nei nostri cuori

  • tina tina ha detto:

    dedicata a pasquale,sei sempre nei nostri cuori

  • ariete ariete ha detto:

    è una citazione di sant’agostino…chi sono questi autori???

  • ariete ariete ha detto:

    è una citazione di sant’agostino…chi sono questi autori???

  • Aranel Aranel ha detto:

    La poesia che hai riportato NON E’ ASSOLUTAMENTE OPERA DELLA PILCHER. Lei l’ha solo citata nel suo libro, evviva l’originalità…
    L’autore è Henry Scott Holland.
    Ciao. 🙂

  • Aranel Aranel ha detto:

    La poesia che hai riportato NON E’ ASSOLUTAMENTE OPERA DELLA PILCHER. Lei l’ha solo citata nel suo libro, evviva l’originalità…
    L’autore è Henry Scott Holland.
    Ciao. 🙂