Foibe di Angela Petriccione

Fu il Nazionalismo nascente
a provocar l’eccidio
dell’italica gente
Per l’integrità territoriale
sì perpetrò
il genocidio!

Pria convivevano
i popoli frammisti
eppur serbavano
le radici intonse
Quale serpe tentò
la discordia?

Si spalancarono gli occhi
alla cupidigia
per la suprema madrepatria
La seduttiva promessa
della grande guerra
vagheggiò chimere
di patri riconoscimenti

In vero
si scissero i popoli
un dì vicini
poi nemici
Si alleò
la gente utascia
per crudele inimicizia
contro moltitudine
pria germana

Fortissime scaturirono
iniquità
La feroce repressione
fè la natura
di se stessa
nemica

Negli inghiottitoi
sparirono disperati
della Dalmazia
gli italici
ancor vivi
con altri
per mano già soppressi
vincolati
dal destino funesto

Alcun diritto
fu loro concesso!
Le foibe assassine
ingoiarono
martiri inermi
nelle piaghe purulenti

O ancor fu
il mare oscuro
a risucchiarli
grevi di pesi
sin sui fondali
e ricoprì infine
con velo nero
il misfatto
del genere umano

E ancor la luna
accese nel cielo
il suo pallido chiaror

Or mai più
la memoria oblii
lo scempio
in nome
di apparenti alleanze

Che il sangue innocente
umiliato
torturato
sia lavato
dall’umanità intiera
alla luce del sole

Nel perituro ricordo
dei cuori
delle menti…

(Angela Petriccione)

1 commento