Che senso ha la vita?

Che senso ha la vita?

Per capire il senso della vita bisogna meditare sulla parola stessa, e da lì poi partire. Per vita noi intendiamo quello che facciamo quotidianamente: i nostri impegni, le nostre gioie, i nostri dolori e tutto quello che ci tiene costantemente impegnati per arrivare a sera. Certamente questa è la vita, la nostra. Di esseri umani in questo luogo ed in questo tempo. Ma se allarghiamo gli orizzonti ed esploriamo almeno il mondo che ci circonda ci accorgeremmo subito che la vita ha una miriade di sfaccettature e di allusioni diverse dalla nostra, ma pur sempre di vita si tratta.

Ho sete. Mi alzo, prendo una bottiglia di acqua minerale dal frigo, un bicchiere e lo riempio. Ho di fronte a me un bicchiere di acqua fresca. Ne bevo un sorso. Mi passa la sete ed intanto penso a quest’acqua che rappresenta la vita perché senza di essa, senza questo elemento così comune ma anche così prezioso, non esisterebbero la maggior parte delle forme viventi conosciute. Poi penso a quello che contiene l’acqua.

Non è solo idrogeno ed ossigeno legati tra loro, ma una miriade di microrganismi che in quell’acqua hanno tutto il loro mondo.Vita invisibile sotto i miei occhi. Oltre la finestra le nuvole attraversano il cielo e spariscono oltre le colline verdi, che vivono la loro ennesima primavera. La primavera della vita. Ogni albero, ogni cespuglio ed ogni singolo stelo d’erba che prepotentemente testimonia la propria vita e che dice a tutto il creato: io sono quì, ora, adesso e sono vivo. Seguo con gli occhi il profilo delle colline scendendo sino al fiume, fiume di vita. Fiume che porta vita alla terra che lambisce e che trascina la sua vita sino al mare. Il mare. Che ci culla con le sue onde, vive come carezze di una madre. Mare che è culla della vita stessa. Mi immergo in questo mare ed attraverso tutti gli oceani della terra. Ed incontro solo vita. Vita ad ogni angolo, in ogni forma, ad ogni profondità. Raggiungo il fondo degli abissi dove la notte è eterna e trovo vita. Abbarbicata alle dorsali oceaniche dove nessuno potrebbe pensare mai potesse esserci, eppure la trovo: a cibarsi dello zolfo che fuoriesce e a riscaldarsi con i getti di vapore. Perché la vita è prepotente. La vita non si arrende mai. E se scavassi al di sotto la troverei ancora. Fuoco che arde nelle viscere della terra, fiumi di lava che come linfa scorrono nelle vene del mondo. Così risalgo e mi proietto di nuovo dove c’è la luce, nel mio mondo.

E vado oltre.

Salgo sino a vedere questo pianeta dal di fuori, mi volto e trovo l’immenso che scrive la vita nella luce delle stelle. Miliardi di mondi in ogni direzione, per sempre. La vita. Parola così semplice ma anche così complessa. La vita è questa forza che permea l’universo e che permette all’idea di divenire realtà. Nell’infinito dell’universo ogni cosa esiste, semplicemente perché è infinito. Nel mio bicchiere d’acqua il mondo è limitato dalle pareti circolari di vetro, ma oltre quelle pareti di vetro lo spazio non ha fine. In ogni direzione e per ogni tempo o dimensione. Ma questa forza che permea tutto e che permette alla vita di esprimersi all’infinito e nell’infinito da dove proviene? Potrebbe il caos fare in modo che tutto avvenga semplicemente per caso? Non credo. Ci vorrebbe più fede a credere in questo che a credere all’esistenza di un Dio creatore di amore e di vita. Il Dio della vita. Un pensiero che permette la vita. Una creazione continua ed interminabile. Da sempre e per sempre.

Il senso della vita, di qualsiasi vita, da quella minerale a quella animale, a quella spirituale per andare poi a forme di vita a noi ignote è di testimoniare l’amore di questo essere creatore che noi chiamiamo Dio.

Ogni cosa è testimonianza di Dio.

Ogni pensiero, ogni alito di vento, ogni sospiro dell’eternità.

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Fonte: Maria di Nazareth
http://www.mariadinazareth.it/grandi%20domande%20ingresso2.htme