Ricordando Giovanni Falcone ed i martiri che erano con lui

strage di capaci: sensodellavita.com

” Si muore generalmente perché si è soli o perché

si è entrati in un gioco troppo grande.

Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze,

perché si è privi di sostegno.

In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato

non è riuscito a proteggere.”

Giovanni Falcone

Alle prossime elezioni ricordiamoci di migliorare lo Stato italiano non votando i partiti che con le mafie fanno accordi, fanno affari e fanno finta di impegnarsi pubblicamente perchè il popolo italiano si lascia comprare con un piatto di lenticchie.

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I pensieri dei bambini dall’Albero di Falcone

Falcone non dovevi morire, perché senza di te non potremo mai scoprire la mafia, che così ucciderà tutta la Sicilia.

spero che venga un uomo coraggioso e forte come te.

Giuseppe

 

Falcone tu eri un uomo onesto e combattevo per noi contro la mafia.

Resterai nei nostri cuori.

Spero che nel mio futuro ci sarà un nuovo giudice buono e onesto come te.

Gisella

 

La mafia questa volta è stata troppo cattiva

speriamo che si penta

e che il sacrificio di questi martiri serva a qualcosa.

Giovanni

 

Al giudice Falcone

Si spegne il sole

Le nubi ricoprono le gemme

dei piccoli fiori

posati sulla bara

piccoli fiori per dire: NO, alla mafia!

Grazie, grande uomo

Domenico

 

Falcone tu eri un bravo magistrato.

Tu combattevi la mafia.

Penso veramente che Gesù ti abbia accolto a braccia aperte

in quel mondo così bello e lontano

dove tu adesso non soffri.

Tu, lassù, ritorni bambino

e la felicità entra nel tuo cuore

già pieno d’amore e di giustizia

contro quella pietra pomice che sta in acqua a galleggiare e che

un giorno

dovrà affondare

Alice

Falcone tu avevi scoperto troppo,

tu avevi il coraggio e la volontà per abbattere la mafia

e io spero che la tua morte

non sia inutile

ma che serva

ad accendere la speranza dentro di noi

Giorgio

 

Noi Palermitani

Noi che abbiamo visto la Sicilia

madre gravida di forza e volontà

sventrata in autostrada

come carne macellata.

Noi che con la gola e le narici attanagliate

dal fetore della carne bruciata viva

abbiamo frenato la voglia di vomitare

davanti a tizzoni accesi e pezzettini informi

di ciò che solo un attimo prima erano

sentimenti, emozioni, gioventù, voglia di vivere.

Noi che abbiamo visto bestie feroci

strappare con denti aguzzi ed unghie acuminate

dal vocabolario degli onesti parole

come giustizia, libertà e dignità.

Noi che abbiamo visto la speranza

suicidata dal balcone della capitale

da noi tanto lontana.

Noi che abbiamo stampato degli occhi e nel cuore

il sorriso sornione di Giovanni Falcone

che continua a farsi beffa di chi lo volle morto.

Noi che abbiamo visto Paolo Borsellino

rimettere al loro posto le parole giuste

in quel vocabolario spezzato e lacerato.

Noi che percorriamo le strade della nostra terra

con la paura di confondere il rosso dei papaveri

con il rosso del sangue delle vittime immolate.

Noi non ci inginocchieremo

noi non dimenticheremo

noi continueremo ad andare avanti

ed a testa alta al mondo grideremo:

NOI SIAMO PALERMITANI di Sara Favarò

* * *

http://www.FONDAZIONEFALCONE.IT/