Favola Della Vita – Caterina Sardanelli

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Autrice: «L’incantata onda d’amor sciala il cor, un sol battello veglia l’azzurro poetar d’estasi celestiale.
Stillavan dagl’occhi l’ubriacar d’arcobaleni, il favellar d’amor varcò l’orizzonte d’un sogno in lontananza.
D’apprima ׳sto amore era un sogno, dipoi, divenne virtuale, alfine, una voce inebriata di cuore acceso, ascoltò nell’orecchio, l’invase una lingua di fuoco e mieté l’ansioso petto.
È da quel dì molte lune illuminarono i velieri in fiamme».
Lei: «Mio caro, il nostro cammino inizia qui, innanzi all’Amore Onnipotente.
Un alito di fiato mi sfiora, sei tu, la musica zuccherosa della mia vita».
Lui: «Trovare il mio raggio di Sole non è una chimera ma una primavera nella selva oscura».
Lei: «Pensieri inebrianti dondolano, l’allegria balla, la valanga azzurra afferra la gola, spicca il volo in vetta e indossa lo splendor dell’Alma in festa».
Lui: «Grazie Signore perché m’hai dato l’Amore, un sorriso d’umanità festosa e l’abbraccio del mondo sotto “un cappello di stelle”».
Dio: «Ascoltateli!» disse il Signore e aggiunse: «Amatevi l’un l’altro ma non fatene una prigione d’amore».
Lui e lei in coro: «Anche se le vie sono dure e scoscese, la sacra fiamma e il sacro pane della mensa di dio, cercheremo condiscendenti e gioiosi.
Grati, rincasare la sera e addormentarsi con un “canto di lode sulle labbra”.
Oh, nostro Signore, il calice nuziale tracanneremo nel cammino nel mondo!»
Autrice: «Due labbra si sfiorano in un attimo che durò un’eternità, “mille baci” avvampano l’estasi in un lungo viaggio.
Seguite il sentiero di vaporosa essenza, mandorlo fiorito veglia il leggendario sogno e orchestra di risate si sdraia nel petto.
Il narrar d’amor traccia una scia e il biondeggiar di meta senza fine, bacerà la vostra “FAVOLA DELLA VITA”».

Dedicata ai miei cugini Concetta e Illuminato.

Caterina Sardanelli.