​La voce a te dovuta

“Non ho bisogno di tempo

per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere là dove taci
o nelle ore in cui tu taci?
chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi…
Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto ed ora…
Sei così anticamente mia
da tanto tempo ti conosco
che nel tuo amore chiudo gli occhi
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura”.

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