E come avrai qualcosa da raccontare, qualche cosa che sia nuovo se non ti butti oltre te stessa?
Non è che il viaggiare produca automaticamente l’effetto anti solitudine, ma è l’atteggiamento di andare, di mettersi in cammino che ti costringe ad uscire da te stessa, a guardare oltre al vuoto che ti porti dentro.
Dico viaggiare nel senso di assumere vita e storia degli altri, penetrare nell’esistenza di altri popoli, usi, costumi, culture.
Uscire da se stessi è un’operazione purificatrice.
Qualche cosa che arricchisce e sfama la nostra fame di umanità.
Ma come mettere sulla carta e farci stare in misere parole quello che provo e vorrei comunicarti?
sempre tuo zio.
(Fausto Marinetti da lettere per una nipote)
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