Poesie per la memoria della Shoah – La valle delle ossa secche

L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: השואה, HaShoah, “catastrofe”, “distruzione”). Esso consistette nello sterminio di un numero compreso tra i 5 e i 6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età.
La distruzione di circa i due terzi degli ebrei d’Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l’Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. Questo evento non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.

La notte e la memoria – Marco Costanzo

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Stanotte ho guardato la notte, nera, assoluta. Unica speranza le limpide stelle, sguardi discreti di un timido Dio. Stamattina ho guardato mio figlio ed ho visto me e lui ad Auschwitz, separati al cancello dalla follia degli uomini. Stamattina ho provato un dolore, muto, assoluto. Che pena sapere che l’uomo non ha ancora imparato ad La notte e la memoria – Marco Costanzo