Ti è mai capitato di aprire Instagram “solo per un attimo” e ritrovarti, un’ora dopo, a guardare video di procioni che lavano il cibo? Oppure di iniziare a lavorare con il proposito di essere super produttivo, per poi finire a scrollare Facebook come un archeologo digitale alla ricerca di post del 2013? Se la risposta è sì, benvenuto nel club: la tua concentrazione è ostaggio dei social network.
La battaglia persa contro il doomscrolling
Ogni volta che apriamo uno di questi simpatici aggeggi digitali, il nostro cervello viene inondato di dopamina, quella sostanza chimica che ci fa sentire bene. È come se ogni notifica fosse una piccola ricompensa: un “bravo!” virtuale che ci tiene incollati allo schermo. Il problema? Il nostro cervello ama le ricompense immediate, mentre la concentrazione richiede fatica e pazienza. Insomma, è come scegliere tra una fetta di torta al cioccolato e una ciotola di insalata senza condimento.
Multitasking? No, sei solo distratto
C’è questa leggenda metropolitana secondo cui saremmo tutti bravissimi nel multitasking. In realtà, il nostro cervello non è progettato per fare più cose contemporaneamente, ma per passare velocemente da una distrazione all’altra. Ogni volta che interrompiamo un’attività per controllare un messaggio o una notifica, ci servono circa 23 minuti per ritrovare la concentrazione iniziale. Capito? Ventitre minuti per ogni singolo “aspetta, guardo solo un secondo”!
Le tecniche di sopravvivenza: come riavere il controllo
Se vuoi smettere di essere un servo degli algoritmi, ecco qualche trucco che potrebbe aiutarti:
- La regola dei 20 secondi – Se vuoi ridurre l’uso dei social, rendili meno accessibili: sposta le app in una cartella nascosta o disinstalla quelle più problematiche. Se accedere ai social richiede più di 20 secondi di sforzo, la tentazione diminuisce.
- Pomodoro, non solo in cucina – Usa la tecnica del Pomodoro: 25 minuti di lavoro concentrato seguiti da 5 minuti di pausa. In quei 5 minuti puoi pure guardare i procioni, ma almeno avrai fatto qualcosa di utile prima.
- Modalità “Non disturbare” – Attiva la funzione “Non disturbare” sul telefono quando devi concentrarti. Nessuna notifica, nessuna distrazione. Solo tu e la tua missione (o la tua disperazione, dipende da cosa stai facendo).
- Sii il boss della tua attenzione – Chiediti sempre: “Sto scegliendo di aprire questo social, o lo sto facendo per abitudine?” Se la risposta è la seconda, chiudi tutto e torna alla tua attività.
Conclusione: social sì, ma con moderazione
I social non sono il male assoluto: ci tengono connessi, ci informano e ci regalano momenti di svago. Ma se non stiamo attenti, rischiano di trasformarci in zombie digitali. La concentrazione è una superpotenza in via di estinzione: allenala, proteggila e usala saggiamente. E ora, chiudi questo articolo e torna a fare qualcosa di produttivo… oppure no, tanto lo so che andrai a guardare i procioni.
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Marco Costanzo
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